Il mondo della luna, libretto, Firenze, Giovannelli, 1751

 ATTO SECONDO
 
 SCENA PRIMA
 
 Giardino delizioso in casa di Ecclittico, figurato nel mondo della luna, ove si rappresentano alcune stravaganze ordinate dall’astrologo per deludere Buonafede.
 
 BUONAFEDE che dorme. ECCLITTICO travestito con abito capriccioso. ERNESTO ne’ suoi abiti
 
 ECCLITTICO
 Ecco qui Buonafede
 nel mondo della luna. Egli ancor dorme
545e quando sarà desto
 esser non crederà nel mio giardino
 ma nel mondo lunare
 fra le delizie peregrine e rare.
 ERNESTO
 Ma Flaminia e Clarice
550son del tutto avvisate?
 ECCLITTICO
                                           Il tutto sanno
 e a ogni nostro disegno aderiranno.
 Lisetta nulla sa ma non importa.
 Con un'altra invenzione
 farò ch'ella si creda
555nel mondo della luna trasportata.
 Ella è da Mosca amata
 e Mosca la desia;
 e acciocch'egli aderisca alle mie voglie
 gli ho promesso ch'ella sarà sua moglie.
 ERNESTO
560Flaminia sarà mia.
 ECCLITTICO
 E mia sarà Clarice.
 Oggi ciascun di noi sarà felice.
 Le macchine son pronte;
 son pronti i giuochi, i suoni, i balli e i canti,
565cose che pareran prodigi o incanti.
 ERNESTO
 Ed io per esser pronto
 a sostener la mia caricatura,
 vado tosto a cambiar spoglie e figura. (Parte)
 
 SCENA II
 
 ECCLITTICO e BUONAFEDE che dorme
 
 ECCLITTICO
 Buonafede ancor dorme,
570tempo è di risvegliarlo.
 Con questo sal volatile
 sciogliendo i spirti che fissati ha l'oppio,
 in sé ritornerà.
 BUONAFEDE
                               Flaminia...
 ECCLITTICO
                                                     Ei chiama
 la figliuola fra il sonno e la vigilia.
 BUONAFEDE
575Ehi Clarice... Lisetta...
 ECCLITTICO
 Ora si va svegliando.
 BUONAFEDE
                                         Eh! Dove sono?
 ECCLITTICO
 Amico.
 BUONAFEDE
                 Olà, chi siete?
 ECCLITTICO
 Che? Non mi conoscete?
 Non ravvisate Ecclittico?
 BUONAFEDE
                                                Voi quello?
 ECCLITTICO
580Sì, quel son io.
 BUONAFEDE
                              Ma dove,
 dove, amico, siam noi?
 ECCLITTICO
 Dove la sorte tutt'i beni aduna,
 nel bellissimo mondo della luna.
 BUONAFEDE
 Eh! Mi burlate?
 ECCLITTICO
                                E non ve n'accorgete
585dallo splendor che fa più bello il giorno?
 Dall'aria salutar che spira intorno?
 BUONAFEDE
 È vero. O che bel giorno!
 Oh che aria dolcissima e soave!
 ECCLITTICO
 Mirate a' vostri piedi
590dal bel terren fecondo
 nascer le rose e i gigli.
 BUONAFEDE
                                           Oh che bel mondo!
 ECCLITTICO
 Udite il dolce canto
 degli augellin canori.
 BUONAFEDE
                                         Oh che contento!
 Son fuor di me, non so dove mi sia.
 ECCLITTICO
595Udite l'armonia
 ch'esce dagli arboscelli,
 agitati dai dolci venticelli.
 BUONAFEDE
 Bravi, bravissimi,
 gli alberi in questo mondo
600suonan meglio dei nostri sonatori.
 ECCLITTICO
 Or vedrete ballar ninfe e pastori.
 BUONAFEDE
 Oh che ninfe gentili! O che fortuna!
 Oh benedetto il mondo della luna!
 Ma sa il principe ancora
605ch'io qui sono arrivato?
 ECCLITTICO
 È di tutto informato.
 BUONAFEDE
 Andiamlo a ritrovar.
 ECCLITTICO
                                        Non è permesso
 con quell'abito andar innanzi a lui,
 s'egli non ve ne manda uno de' sui.
610Ma ecco i cavalieri
 con i paggi e i staffieri. Il gran signore
 vi manda da vestire.
 BUONAFEDE
                                        Oh che bel mondo!
 
 SCENA III
 
 Due comparse portano gli abiti, si traveste Buonafede e poi partono
 
 BUONAFEDE
 Andiam, non vedo l'ora di vederlo.
 ECCLITTICO
 Restate qui, che io
615anderò ad avvisarlo;
 egli ha tanta bontà
 che per farvi piacer ei qui verrà.
 BUONAFEDE
 E la mia cameriera e le mie figlie
 non verranno con noi?
 ECCLITTICO
620Sì sì verranno poi,
 anzi le nostre donne
 han ius particolare a questo impero,
 perché va colla luna il lor pensiero.
 
    Voi lo sapete
625come son fatte,
 ora vezzose
 tutte amorose,
 or ostinate
 fiere arrabbiate.
630Che, non è vero?
 Sono lunatiche
 oh signorsì.
 
 SCENA IV
 
 BUONAFEDE solo
 
 BUONAFEDE
 Parmi che dica il vero; anzi Lisetta
 ora è meco amorosa, or sdegnosetta
635ma s'ella qui verrà
 forse si cangerà. Ben mi ricordo
 del bellissimo caso
 della donna menata per lo naso.
 
 SCENA V
 
 Vedesi in fondo della scena comparire un carro trionfale tirato da uomini vagamente ornati. MOSCA vestito da principe della luna e a’ piedi del medesimo ERNESTO vestito all’eroica con stella in fronte, BUONAFEDE osserva con meraviglia. A suono di zinfonia si avanza il carro e giunto alla metà della scena lo fermano; Ernesto scende ed aiuta a scendere Mosca con affettata sommissione
 
 BUONAFEDE
 Umilmente m'inchino
640a vostra signoria.
 MOSCA
                                  Chi siete voi?
 BUONAFEDE
 Son uomo sublunar ch'ha la fortuna,
 mercé il bon cuor di vostra signoria,
 d'esser or cittadino della luna;
 e se a voi... Ma che vedo!
645Quivi il signor Ernesto?
 ERNESTO
                                              V'ingannate.
 Io stella sono ed Espero m'appello;
 e quando il cielo imbruna
 esco primiera a vagheggiar la luna.
 Sortito avrà l'influsso
650quel ch'Ernesto s'appella
 dalla costellazion della mia stella.
 BUONAFEDE
 Io non so che mi dir; voi tutto Ernesto
 certo rassomigliate.
 MOSCA
 Non vi meravigliate,
655che nella nostra corte abbiamo noi
 un buffon che somiglia tutto a voi.
 BUONAFEDE
 Grazie a vostra bontà del paragone
 ma io per dirla a lei non son buffone.
 MOSCA
 E pur nel vostro mondo
660chi sa far il buffon è fortunato.
 BUONAFEDE
 Capperi! Egli è informato.
 MOSCA
                                                   Or che vi pare?
 Vi piace il nostro mondo?
 BUONAFEDE
                                                 In fede mia
 a chi un mondo sì bel non piaceria?
 Ma per esser contento
665una grazia signor ancor vi chiedo.
 MOSCA
 Chiedete pur, che tutto io vi concedo.
 BUONAFEDE
 Ho due figlie e una serva.
 Vorrei...
 MOSCA
                   Già vi ho capito.
 Le vorreste con voi.
670Io le farò venire
 ma però con un patto,
 che vo' senza recarvi pregiudizio
 la vostra cameriera al mio servizio.
 BUONAFEDE
 Ma, signor...
 MOSCA
                          Già lo so
675che siete innamorato
 in quei belli occhi suoi
 ma questa volta la vogliam per noi.
 BUONAFEDE
 Dunque lei l'ha veduta?
 MOSCA
                                              Certamente.
 Una macchina abbiamo
680da cui spesso veggiamo
 quel che si fa laggiù nel basso mondo
 e il piacer più giocondo
 che aver possan i nostri occhi lunari
 è il mirar le pazzie de' vostri pari.
 
685   Un avaro suda e pena
 e poi crepa e se ne va.
 Un superbo, senza cena,
 vuol rispetto e pan non ha.
 Un geloso è tormentato.
690Un corrente è criticato.
 Quasi tutti al vostro mondo
 siete pazzi in verità.
 
    Chi sospira per amore;
 chi delira per furore;
695chi sta bene e vuol star male;
 chi ha gran fumo e poco sale;
 al rovescio tutto va,
 siete pazzi in verità. (Parte col seguito)
 
 SCENA VI
 
 BUONAFEDE ed ERNESTO
 
 ERNESTO
 Voi avete due figlie?
 BUONAFEDE
                                        Signorsì.
 ERNESTO
700Fanciulle o maritate?
 BUONAFEDE
                                          Son ragazze
 e non ho ancora lor dato marito,
 perché non ho trovato un buon partito.
 ERNESTO
 Avete fatto ben. Nel vostro mondo
 due cattivi mezzani
705soglion far qualche volta i matrimoni;
 uno è il capriccio e l'altro è l'interesse.
 Dal primo ne provien la sazietà,
 dal secondo la nera infedeltà.
 BUONAFEDE
 Vosignoria favella
710come appunto parlar deve una stella.
 ERNESTO
 Qui non v'è alcun che dica
 di morir per l'amata;
 non v'è alcun che sia fido ad una ingrata.
 Non vedrete chi voglia
715nella tasca portar ampolle o astucci
 con balsami o ingredienti,
 utili delle donne ai svenimenti.
 
    A quelle luci amate
 presenterà tra poco
720l'ardor del suo bel foco
 il fido adorator.
 
    E fido a quel sembiante
 sarà quest'alma mia
 accesa sol d'amor.
 
 SCENA VII
 
 BUONAFEDE solo
 
 BUONAFEDE
725Io resto stupefatto.
 Questo è un mondo assai bello, assai ben fatto.
 Cantan sì ben gli augelli,
 suonano gli arboscelli;
 ognun balla, ognun gode;
730ognun vive giocondo;
 oh che mondo felice! Oh che bel mondo!
 
    Che mondo amabile,
 che impareggiabile
 felicità.
 
735   Gli alberi suonano,
 gli augelli cantano,
 le ninfe ballano,
 gli echi rispondono,
 tutto è godibile,
740tutto è beltà.
 
    Che mondo amabile,
 che impareggiabile
 felicità.
 
 SCENA VIII
 
 ECCLITTICO e LISETTA condotta da due con gli occhi bendati
 
 LISETTA
 Dove mi conducete?
745Siete sbirri, sicari o ladri siete?
 ECCLITTICO
 Levatele la benda,
 or che la fortunata
 a questo nostro mondo è già arrivata.
 LISETTA
 Oimè, respiro un poco.
 ECCLITTICO
750Bella ragazza, io gioco
 che dove adesso siete
 voi non v'immaginate.
 LISETTA
                                            E che volete,
 caro signor Ecclittico, ch'io sappia?
 Sopra una sedia m'ero addormentata
755allor che son venuti
 questi non so se sieno uomini o bruti.
 M'hanno bendati gli occhi,
 m'hanno condotta via
 e adesso non so dir dove mi sia.
 ECCLITTICO
760Lisetta, avete avuta la fortuna
 d'esser passata al mondo della luna.
 LISETTA
 Ah ah mi fate ridere;
 non sono una bambina
 da credere a sì fatte scioccherie.
 ECCLITTICO
765Delle parole mie
 voi la prova vedrete
 quando sposa sarete
 del nostro gran signore
 che pel vostro bel viso arde d'amore.
 LISETTA
770La favola va in lungo.
 Il padron dov'è?
 ECCLITTICO
                                 Morto si finse
 ma nel mondo lunare egli è passato
 e anch'io dopo di lui son arrivato.
 LISETTA
 Caro signor lunatico,
775non mi fate adirar. Per qual cagione,
 ditemi, uscir di casa mi faceste?
 ECCLITTICO
 Di casa uscir credeste
 ma dal balcon passata
 foste qui da una nuvola portata.
 LISETTA
780Orsù tali pazzie soffrir non voglio,
 vuo' saper dove tende quest'imbroglio.
 ECCLITTICO
 Ecco il vostro padrone,
 domandatelo a lui che lo saprà,
 io vado a ritrovar sua maestà. (Parte)
 
 SCENA IX
 
 BUONAFEDE, poi LISETTA
 
 LISETTA
785Quello è il padron? È lui.
 Non capisco la sua caricatura.
 Oh che moda graziosa! Oh che figura!
 BUONAFEDE
 Lisetta, oh benvenuta.
 Tu ancor sei qui con noi?
790Fortunata da ver chiamar ti puoi.
 LISETTA
 Ma dove siam?
 BUONAFEDE
                               Nel mondo della luna.
 LISETTA
 Mi volete ingannar.
 BUONAFEDE
                                       No, te lo giuro.
 Questo è il mondo lunar, te l'assicuro.
 LISETTA
 Adunque sarà vero
795che una nuvola qui m'avrà portata?
 BUONAFEDE
 Sei stata fortunata.
 Perch'io ti porto amore,
 sei venuta a goder sì grand'onore.
 LISETTA
 Ma qui che far dovrò?
 BUONAFEDE
800Quello che devi far t'insegnerò.
 Tu devi voler bene al tuo padrone.
 LISETTA
 E non altro?
 BUONAFEDE
                          Tu devi
 fargli qualche carezza.
 LISETTA
 Lo sapete, signor, non sono avvezza.
 BUONAFEDE
805Credi forse che qui
 si faccin le carezze
 colla malizia che si fan da noi?
 Qui ognuno si vuol ben con innocenza.
 E sbandita è quassù la maldicenza.
 LISETTA
810Oh se fosse così, saria pur bello
 questo mondo lunar!
 BUONAFEDE
                                         Credilo, è tale.
 LISETTA
 Questo mi piace assai.
 BUONAFEDE
                                            Vien qua, Lisetta,
 dammi la tua manina.
 LISETTA
                                            Oh signor no.
 BUONAFEDE
 Perché?
 LISETTA
                  Perché non so
815se nel vostro operar vi sia tristizia.
 BUONAFEDE
 Eh qui tutto si fa senza malizia.
 LISETTA
 Quand'è così prendete.
 BUONAFEDE
                                             Oh cara mano.
 LISETTA
 Piano, signore, piano.
 Voi me l'avete stretta sì furioso
820che mi parete alquanto malizioso.
 BUONAFEDE
 Io sono innocentino,
 credi, Lisetta mia, come un bambino.
 LISETTA
 (Che caro bambinello.
 Egli è tanto innocente quanto è bello).
 BUONAFEDE
825Che dite ch'io son bello?
 LISETTA
                                               Signorsì.
 BUONAFEDE
 Quando lo dite voi sarà così.
 
    Il furbettin d'amore
 alfin me la ficcò!
 
 LISETTA
 
    Non parla con il core,
830io non lo credo oibò.
 
 BUONAFEDE
 
    Ma questa è scortesia
 ed io m'addirerò.
 
 LISETTA
 
    No non s'addiri via
 che pur lo crederò.
 
 BUONAFEDE
 
835   Tu sei ah! Viso bello!
 Tu sei tutto il mio amor.
 
 LISETTA
 
    Tu m'hai ah! ladroncello!
 tu m'hai rubato il cor!
 
 SCENA X
 
 MOSCA nell’abito di principe della luna con seguito, poi BUONAFEDE e LISETTA
 
 MOSCA
 Olà, presto fermate
840Buonafede e Lisetta.
 Dite che il loro principe gli aspetta.
 Vuo' procurar, fin che la sorte è amica,
 il premio conseguir di mia fatica.
 BUONAFEDE
 Eccomi a' cenni vostri.
 LISETTA
                                            Oh cosa vedo,
845Mosca è principe qui.
 MOSCA
                                          Lisetta addio.
 LISETTA
 Ti saluto; bondì Moschino mio.
 BUONAFEDE
 Sei pazza, cosa dici
 al nostro gran signore?
 LISETTA
 Pazzo sarete voi.
850Ci conoschiamo bene fra di noi.
 MOSCA
 Bella, Mosca non son ma vostro sono,
 olà s'innalzi il trono.
 Lisetta vezzosetta e graziosina,
 vi voglio far lunatica regina.
 BUONAFEDE
855(Io non vorrei che il nostro gran signore
 mi facesse l'onore
 di rapirmi Lisetta).
 MOSCA
                                       E ben che dite?
 Ecco il trono per voi se l'aggradite.
 LISETTA
 Il trono? Oimè non so.
860Sono fra il sì e il no,
 cotante cose stravaganti io vedo
 che dubito di tutto e nulla credo.
 MOSCA
 Eh via venite in trono.
 Se vi piace il mio volto,
865sia Mosca o non sia Mosca,
 che cosa importa a voi?
 Dopo ci aggiusteremo fra di noi.
 LISETTA
 È questa una ragion che non mi spiace.
 Vengo.
 BUONAFEDE
                Dove, Lisetta?
 LISETTA
870A ricever le grazie
 del nostro gran signore
 giacch'egli mi vuol far sì bell'onore.
 BUONAFEDE
 Come, non ti vergogni?
 Non hai timore della sua tristizia?
 LISETTA
875Eh qui tutto si fa senza malizia.
 BUONAFEDE
 Lisetta bada bene.
 LISETTA
                                     È innocentino
 il nostro gran signor come un bambino.
 MOSCA
 Aspettar più non voglio.
 Presto, venite al soglio.
 LISETTA
880Dunque lei...
 MOSCA
                           Sì mia cara,
 son vostro se volete.
 LISETTA
 Lei mio... Ma se poi... Ma s'io non sono...
 Non so quel che mi dica.
 MOSCA
                                               Al trono, al trono.
 LISETTA
 
    Quanta gente che sospira
885di veder cos'è la luna
 ma non hanno la fortuna
 di poterla contemplar. (Mosca dà braccio a Lisetta e frattanto che si fa il ritornello dell’aria la conduce in trono)
 
 BUONAFEDE
 Eccelso gran signore la fortunata
 solo Lisetta è stata.
890Le povere mie figlie
 ancor non hanno avuta la fortuna
 di venire nel mondo della luna.
 MOSCA
 Un araldo lunare ha già recato
 che per viaggio sono
895e che saran fra poco
 ancor esse portate in questo loco.
 Allegri, o Buonafede,
 che la coppia gentil venir si vede.
 
 SCENA XI
 
 Al suono di sinfonia escono FLAMINIA e CLARICE. BUONAFEDE le incontra. MOSCA e LISETTA restano in trono e sopraggiunge ERNESTO ed ECCLITTICO
 
 BUONAFEDE
 Figlie, mie care figlie,
900siate le benvenute. Ah, che ne dite?
 Bella fortuna aver un genitore
 dello spirito mio
 ch'abbia fatto per voi quel ch'ho fatt'io!
 Lunatiche ora siete,
905un mondo goderete
 pieno di cose belle,
 splenderete quassù come due stelle.
 FLAMINIA
 Molto vi devo, o padre.
 Un uom saggio voi siete,
910di politica assai voi ne sapete.
 CLARICE
 Si vede certamente
 che avete una gran mente,
 siete un uom virtuoso senza pari.
 Cedon gli uomini a voi famosi e rari.
 BUONAFEDE
915Inchinatevi tosto
 al nostro gran signore,
 grazie rendete a lui di tanto onore.
 FLAMINIA
 Monarca, a voi m'inchino.
 MOSCA
 Manco male che voi
920vi siete ricordata alfin di noi.
 FLAMINIA
 Perdon io vi dimando
 e alla vostra bontà mi raccomando.
 MOSCA
 Olà, Espero, udite. (Ad Ernesto)
 Questa bella servite,
925conducetela tosto alle sue stanze
 e insegnatele voi le nostre usanze.
 ERNESTO
 Obbedito sarete.
 BUONAFEDE
                                  Ehi, ehi, fermate.
 Signor, le figlie mie
 con gli uomini non van da solo a sola.
 MOSCA
930Voi vi credete d'esser anco in terra,
 ove gli uomini son pien di tristizia,
 ma qui tutto si fa senza malizia.
 BUONAFEDE
 Sì è? Non parlo più.
 FLAMINIA
                                       Contenta io vado,
 giacché il mio genitor non se ne lagna,
935con Espero gentil che m'accompagna.
 
    Allo splendor di quelle
 care pupille belle
 resistere non sa
 l'anima amante.
 
940   Già sento che il mio core
 arde per lui d'amore
 e l'alma mia sarà
 sempre costante.
 
 SCENA XII
 
 MOSCA e LISETTA in trono, BUONAFEDE, ECCLITTICO e CLARICE
 
 CLARICE
 Flamminia ora sta bene
945ed io cosa farò?
 La mia stella ancor io non troverò?
 MOSCA
 Ecclittico, che siete
 del mio trono lunar cerimoniere,
 a Clarice gentil fate il bracciere.
 ECCLITTICO
950Prontamente obbedisco.
 CLARICE
 Ed io vado contenta
 a contemplar dappresso
 le lunatiche sfere
 col lunatico mio cerimoniere.
 
955   No, non può contro il mio cuore
 più la sorte esser rubella,
 s'ha per guida la sua stella,
 ei di più non può bramar.
 
    Ardo solo a quella face
960che m'alletta, che mi piace.
 E sì nobile desio
 sol mi fece innamorar. (Parte servita da Ecclittico)
 
 SCENA XIII
 
 BONAFEDE, MOSCA, LISETTA in trono
 
 LISETTA
 Ed io son stata qui
 con poca conclusione,
965come una principessa di cartone.
 MOSCA
 Mia bella, eccomi a voi.
 Vi voglio incoronare
 e nello stesso tempo anco sposare.
 LISETTA
 Ringrazierò la vostra cortesia.
 BUONAFEDE
970(E pur sento un tantin di gelosia).
 MOSCA
 Olà, vengano tosto
 qui le insegne reali
 e si faccino i gran cerimoniali.
 
 SCENA XIV
 
 ECCLITTICO con servi, che portano scettro e corona per incoronar Lisetta, e detti.
 
 ECCLITTICO
 Ecco già preparato
975per la pompa real l'alto apparato. (L’orchestra suona il ritornello del quartetto e intanto Mosca fa l’incoronazione di Lisetta, poi scendono dal trono)
 
 MOSCA
 
    Mia principessa
 a me t'appressa,
 tutto ti dono lo scettro ed il cor.
 
 LISETTA
 
 Grazie vi rendo di tanto favor.
 
 ECCLITTICO
 
980   Di cor mi consolo
 con vostra maestà.
 
 LISETTA
 
    Vi sono obbligata
 di tanta bontà.
 
 BUONAFEDE
 
    Anch'io mi rallegro
985signora maestà.
 
 LISETTA
 
    Vi sono obbligata
 di tanta bontà.
 
 ECCLITTICO
 
    Deh lasci che almeno...
 
 BUONAFEDE
 
 Mi dia permissione...
 
 LISETTA
 
990Prendete, tenete.
 Son tutta bontà.
 
 BUONAFEDE, ECCLITTICO, MOSCA A TRE
 
    Evviva mill'anni
 la vostra maestà.
 
 MOSCA
 
    Cara v'abbraccio.
 
 LISETTA
 
995Senza malizia.
 
 BUONAFEDE
 
 Ed a me niente?
 
 LISETTA
 
 Senza malizia.
 
 ECCLITTICO
 
 Sono innocente.
 
 LISETTA
 
 Senza malizia.
 
 TUTTI
 
1000Oh che bel mondo!
 Bella innocenza!
 Viver giocondo!
 Caro piacer.
 
 MOSCA
 
    Sposa diletta.
 
 LISETTA
 
1005Caro mio sposo.
 
 ECCLITTICO
 
 Oh benedetta.
 
 LISETTA
 
 Siete grazioso.
 
 BUONAFEDE
 
 Ed a me niente?
 
 LISETTA
 
 Sì buona gente,
1010tutta di tutti
 senza malizia
 sempre sarò.
 
 TUTTI
 
    Senza malizia,
 senza tristizia
1015sempre amerò.
 
    Bello è l'amare
 senza bramare
 quello che avere
 già non si può.
 
1020   Senza malizia,
 senza tristizia
 sempre amerò.
 
 Fine dell’atto secondo